La genesi di un mito dei videogiochi: Another World
Siamo alla fine degli anni ‘80. Il ventenne grafico e programmatore Eric Chahi gira a casa un filmetto amatoriale.
Lancia un automobilina sul tappeto, cammina, preme qualche tasto sul suo Amiga, apre una lattina di Coca.
Tutte cose che gli serviranno per poi fare il rotoscoping con cui sta per creare uno dei più grandi capolavori videoludici di tutti i tempi: Another World (Delphine Software, 1991).
2 Anni di sviluppo, completamente da solo (tranne per le musiche fatte da Jean-François Freitas)